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Riprendersi l'economia

Denunciare racket e usura per "riprendersi" l'economia: giornata di sensibilizzazione a Canicattì.


L'iniziativa di Canicattì

Denunciare il racket delle estorsioni come volano dell'economia territoriale. Denunciare conviene! è, infatti, il "claim" della giornata di sensibilizzazione organizzata ad inizio aprile a Canicattì, in provincia di Agrigento, su iniziativa dell'associazione Antiraket e Antiusura “Sos Impresa – Rete per la legalità Aps” in collaborazione con il Comune. La giornata è stata sostenuta dalla prefettura di Agrigento e dall'Ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura guidati, rispettivamente, dai prefetti Maria Rita Cocciufa e Maria Grazia Nicolò, che hanno entrambe partecipato ai diversi momenti della giornata sottolineando quanto sia importante denunciare i tentativi di estorsione da parte degli imprenditori vittime di intimidazioni e minacce delle organizzazioni criminali, anche come possibilità di riscatto e rinascita. Questo grazie al supporto dello Stato, che interviene con aiuti concreti erogati dal Fondo di solidarietà antiracket e antiusura alle vittime richiedenti che hanno denunciato, consentendo così la ripresa delle attività produttive che hanno subito danni materiali ed economici.


L'omaggio e il convegno

Iniziata con un omaggio alla memoria dei giudici uccisi dalle mafie Rosario Livatino e Antonino Saetta, nel cimitero di Canicattì, è proseguita presso il Teatro sociale del comune con un convegno rivolto ai rappresentanti provinciali delle categorie economico-produttive del commercio, dell'artigianato e dell'agricoltura, e agli studenti delle scuole superiori del territorio, incentrato sui "sintomi" di queste piaghe economiche e sociali, come gli episodi di danneggiamento di vigneti e terreni agricoli a scopo intimidatorio.


Una storia di coraggio

Dopo il convegno - al quale hanno partecipato tra gli altri anche il sindaco di Canicattì, i presidenti nazionale e regionale di Sos Impresa e il vicario generale in rappresentanza dell’arcivescovo di Agrigento - il Commissario straordinario Nicolò e il prefetto Cocciufa hanno visitato la nuova sede del panificio di Diego Danile. L'imprenditore, ex vittima di usura, dopo essere stato costretto a chiudere per questo la sua attività è riuscito a riaprirla, e a ripartire nello stesso territorio, grazie al contributo finanziario ottenuto dal Fondo di solidarietà. Un grande risultato, hanno sottolineato Nicolò e Cocciufa, una storia di coraggio che testimonia la riaffermazione dell'economia legale in un territorio pesantemente condizionato dal contesto criminale ancora capace di incidere negativamente, ma nel quale le associazioni stanno facendo "un importante lavoro di sensibilizzazione e di accompagnamento alla denuncia da parte degli degli imprenditori".

Il Commissario straordinario Nicolò e il prefetto di Agrigeto Cocciufa all'iniziativa promossa da Sos Impresa e dal Comune.

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