Nella Regione Lazio, e nel paese in generale, imprese e famiglie vivono il grave dramma dell’usura in modo sempre più critico.
Ogni giorno un imprenditore, un piccolo commerciante, un artigiano si uccide. Ogni giorno ci sono famiglie che si rivolgono al mondo, magari inviando “urbi et orbi” lettere dove si leggono accadimenti quotidiani, che in un altro qualsiasi paese non dovrebbero portare a ricorrere allo strozzino. Un figlio malato, una rata di troppo, un acquisto fatto in un momento di ottimismo, quando proprio non si sapeva che la fabbrica in cui si lavora da trent’anni, il giorno dopo, a mezzo fax, avrebbe comunicato all’ottimista, che da fine mese non avrebbe più avuto un lavoro e un reddito.
Lo Stato e gli enti locali oggi, in questo grave momento, dovrebbero fare tutto ciò che è in loro potere per tirar fuori famiglie ed imprese dall’usura. E invece? La legge nazionale è ferma, da due anni senza decreti attuativi, le famiglie sono tagliate fuori da ogni normativa, lo Stato che dovrebbe aiutarti spesso ti strangola più degli usurai. Sapete in questo anno quante persone ci hanno detto che per pagare la rateizzazione di Equitalia avevano chiesto un prestito finanziario, in quanto i tassi di restituzione alla banca erano maggiormente favorevoli di quelli della rateizzazione statale? Tra tutte queste storture oggi brilla l’assenza di una figura che dovrebbe garantire il supporto ai cittadini e alle associazioni che combattono la piaga dell’usura. Che fine ha fatto, mi chiedo, il Commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura? La figura che dovrebbe garantire che le leggi vadano avanti, che appunto dovrebbe coordinare a livello nazionale le iniziative del pubblico e delle associazioni in materia di usura. Oddio non è che sia sparito. Se un cittadino va sul sito del Ministero dell’Interno, vedrà che il Commissario, la dr.ssa Belgiorno, è spesso presente in iniziative pubbliche di inaugurazione, che non hanno risalto sui giornali, ma vengono ampiamente pubblicizzate sui siti del Ministero.
Inaugurazioni che riguardano l’utilizzo dei fondi del PON SICUREZZA, 15 milioni di euro all’incirca. Si tratta di progetti approvati dal Ministero dell’Interno senza bando o avviso pubblico che hanno distribuito milioni di euro ad un pugno di associazioni. Quali siano i risultati di questi milioni dati con convenzioni private non è dato saperlo. Quante persone siano state aiutate a uscire dal giogo dell’usura e riportate nell’economia “pulita”, e quale sia stato il costo pro-capite.. nessun dato.
E cosa fa il Commissario Belgiorno, oltre a presenziare ad inaugurazioni e convegni.. aspettiamo di saperlo quando magari sarà aggiornato il sito del Ministero dell’Interno in merito, visto che le pagine delle Circolari emesse dal Commissario sono ferme al 2008 e le associazioni, tante, che continuano a lavorare per il contrasto all’usura, e a costituirsi parti civili nei processi, dal giorno dell’insediamento dell’attuale Commissario, non hanno avuto ancora neanche il bene, nonostante le varie richieste, di raccontarle cosa fanno sul territorio, e di farsi raccontare, dal Signor Commissario, come si intende affrontare, e magari, perché no, cercare di risolvere, il problema dell’usura.
Alessandra Coppola
Presidente FORUM delle Associazioni Antiusura
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