top of page
Cerca

Il dovere di denunciare

Denunciare per battere racket e usura, il ruolo di Stato e associazioni al centro del convegno "Il dovere della denuncia".


Un convegno per non dimenticare

Il ricordo di chi ha avuto il coraggio di denunciare casi di usura o racket, e per questo ha incrinato il sistema criminale di sopraffazione delle mafie, passa anche per l'impegno concreto di scegliere la legalità, ogni giorno. Questo il cuore del messaggio portato dal Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Giovanna Cagliostro intervenuta via web al convegno "Il dovere della denuncia”, organizzato dalla Federazione associazioni italiane (FAI) antiracket e antiusura per ricordare l'imprenditore campano Domenico Noviello, ucciso dalla camorra a Castel Volturno il 16 maggio 2008.


L'importanza di informare

È importante ricordare facendo ognuno la propria parte la testimonianza di chi ha denunciato, perché "non sia un atto eccezionale ed eroico, ma di cittadinanza consapevole", ha sottolineato il prefetto Cagliostro richiamando anche l'importanza del lavoro delle associazioni al fianco delle vittime di usura o racket che scelgono lo Stato.

Fondamentale, per supportare questo cammino di consapevolezza, informare le vittime dei benefici economici che lo Stato mette a disposizione per recuperare la libertà e, in parallelo, sensibilizzare sul problema tutti gli ambiti della società, ha ricordato il prefetto rivolgendosi anche agli studenti dell’istituto Vincenzo Corrado di Castel Volturno, presenti al convegno. Sono intervenuti via web anche il presidente onorario della FAI Tano Grasso e il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Melillo, che ha concluso il convegno.

Fondamentale informare le vittime dei benefici economici che lo Stato mette a disposizione per recuperare la libertà e, in parallelo, sensibilizzare sul problema tutti gli ambiti della società.
bottom of page