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Convegno a Foggia

Racket e usura, lo Stato a fianco di chi denuncia: convegno a Foggia con il Commissario straordinario Nicolò.


Denunciare

Denunciare il racket e l'usura è di fondamentale importanza. Denunciare senza timore, "perché la presenza dello Stato al fianco delle vittime è concreta, così come è solida la rete di istituzioni e associazioni coinvolte nella prevenzione e nel contrasto di questi fenomeni", e nel supporto alle vittime, spesso provate da un senso di vergogna e in una condizione di soggezione psicologica che le porta, a volte, a denunciare quando ormai la crisi della propria attività economica è conclamata. Lo ha ricordato il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Maria Grazia Nicolò nel suo intervento al convegno organizzato in prefettura con il contributo di SoS Impresa-Confesercenti e dell'associazione "Giovanni Panunzio - eguaglianza, legalità, diritti", a 30 anni dall'uccisione dell'imprenditore foggiano e dalla fondazione di SoS Impresa.


Interventi più incisivi

Il prefetto Nicolò ha annunciato che si stanno valutando interventi più incisivi per favorire e rendere più spedito l’accesso al Fondo di solidarietà a favore di chi ha subito danni personali o all'impresa a causa di racket o di usura. Il Commissario straordinario ha anche messo in rilievo il ruolo importante delle associazioni antiusura e antiracket a sostegno della vittime, ribadendo il ruolo centrale che assumono le denunce, tema affrontato anche dal prefetto di Foggia Maurizio Valiante. Il trend positivo delle denunce dei reati di estorsione e usura nel territorio provinciale è incoraggiante, ha detto a questo proposito il prefetto, sottolineando che i numeri in crescita "devono essere sostenuti attraverso un'importante azione sinergica da parte delle istituzioni, delle Forze di polizia, delle associazioni di categoria e delle associazioni antiracket e antiusura affinché si possa strutturare e radicare sul territorio una rete di fiducia che consenta di superare resistenze e diffidenza".


La prevenzione

Fondamentale in questo quadro, ha proseguito Valiante, è anche la prevenzione, sia favorendo l'accesso al credito legale attraverso la collaborazione con gli istituti per il tramite dell'Associazione bancaria italiana (Abi) che il ricorso al fondo di prevenzione presso il ministero dell'Economia e delle Finanze.


È importante anche lavorare per accrescere l'educazione finanziaria degli operatori economici, che devono essere in grado di riconoscere e respingere offerte di credito poco trasparenti o addirittura palesemente criminali.

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