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Una rete più forte

  • ufficiostampa07
  • 9 dic
  • Tempo di lettura: 2 min

È stato firmato in prefettura a Catanzaro il protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dell’usura e delle estorsioni nella provincia.


L’obiettivo dell’accordo è rafforzare la rete istituzionale a tutela di cittadini, imprese e professionisti esposti al rischio di condotte illecite e contrastare l’infiltrazione della criminalità nell’economia legale.


L’intesa prevede l’attivazione di uno Sportello dedicato per facilitare il raccordo tra chi intende denunciare episodi di estorsione o usura, le Forze dell’ordine e la Procura. È stato inoltre istituito, presso la prefettura del capoluogo calabrese, un Osservatorio provinciale con il compito di promuovere iniziative di informazione sui fondi di prevenzione dell’usura e sull’attività del microcredito, favorendo l’inclusione sociale e finanziaria delle fasce più vulnerabili della popolazione.


Il protocollo punta anche a diffondere azioni di prevenzione e sensibilizzazione, attraverso campagne rivolte alle categorie più esposte, strumenti di sostegno al credito legale e programmi di educazione finanziaria.


"La sottoscrizione del Patto contro usura ed estorsione – ha dichiarato il Sottosegretario Ferro – rappresenta un passo in avanti significativo nel percorso che stiamo portando avanti per sostenere chi trova il coraggio di denunciare. In Calabria, nel corso del 2025, sono state presentate 18 nuove istanze per estorsione e 2 per usura, e lo Stato ha già concesso benefici economici per circa 2 milioni di euro: un aiuto concreto che testimonia la nostra vicinanza a chi decide di sottrarsi al ricatto criminale. Questo protocollo rafforza la capacità delle Istituzioni di intervenire tempestivamente e di costruire attorno alle vittime un sistema efficace di tutela e di accompagnamento verso la legalità".


Nella stessa direzione il Commissario Straordinario Nicolò che ha sottolineato "il Patto firmato oggi rafforza il lavoro di prevenzione e contrasto verso un fenomeno che, nella nostra regione, continua a presentarsi in forme sempre più insidiose. Le analisi investigative mostrano come usura ed estorsioni restino spesso sommerse, anche per la difficoltà, da parte delle vittime, di rivolgersi alle Istituzioni. Proprio per questo diventa essenziale ampliare la rete di collaborazione tra prefetture, Forze dell’ordine, Enti locali e mondo economico, così da intercettare i segnali di vulnerabilità e sostenere chi opera nella legalità. Racket ed usura non sono soltanto reati ma strumenti di controllo e di impoverimento, chi trova il coraggio di denunciare non viene lasciato solo".

 

"Si tratta – ha concluso il prefetto De Rosa – di un modello di collaborazione territoriale, destinato ad essere ulteriormente consolidato e aggiornato in relazione all’evoluzione dei fenomeni criminali, alla luce tanto del carattere sempre più subdolo e multiforme di tali manifestazioni quanto della sussistenza di estese forme di sommerso. Mettiamo in campo una serie di misure che vogliono scoraggiare il ricorso agli usurai e nello stesso tempo aiutare chi cade nella loro rete, alimentando fiducia negli strumenti che lo Stato mette a disposizione se si denuncia".

 
 
 

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